Le tecnologie connesse sono divenute una componente fondamentale delle vite di ognuno e i social sono le piattaforme principali dove la vita online si consuma.
Questo può essere stimato a partire dai dati: la popolazione mondiale conta 7,83 miliardi di cui il 53% ovvero 4,20 miliardi è presente sulle piattaforme social con un incremento nel solo 2021 del 13%.
Dati davvero impressionanti e che dovrebbero far riflettere e che rendono palese come ad oggi non sia possibile pensare a una presenza sul web e a una strategia di crescita senza tenere in considerazione una figura del digital marketing come il Social Media Manager.
Chi è un social media manager?
Sebbene tutti abbiano competenze sull’uso dei social network non è possibile improvvisarsi social media manager. Questo lavoro richiede infatti delle competenze di tipo specifico e trasversali che non possono essere ignorate o essere acquisite da autodidatta.
Tanto più che oggi la mera presenza su internet non conta. Essere presenti in maniera inefficace equivale a essere invisibili nel caos generato dall’intensa attività web ed è per questo che un social media manager esperto deve:
- Saper analizzare i dati di una o più pagine web.
- Creare un copywriting efficace.
- Colpire il proprio target di riferimento.
- Saper cogliere l’attimo con l’instant marketing.
- Saper dosare le parole per raggiungere un tone of voice adatto al brand.

UUn professionista di questo settore è responsabile della cura dei canali social di un marchio o di un’azienda e di fatto ne ha in mano l’identità. Le sue mosse devono essere dettate quindi a metà dall’estro creativo e metà dall’analisi specifica dei dati.
Monitorare, moderare e rispondere ai commenti del pubblico aiuta, per esempio, Monitorare, moderare e rispondere ai commenti del pubblico aiuta, per esempio, un’azienda a salire di ranking sulla piattaforma, a migliorare la visione che hanno di essa gli utenti e incrementa le interazioni con gli utenti e i potenziali clienti.
Tutte cose che faranno in modo che la pagina e i suoi contenuti risultino appetibili dall’algoritmo che governa i social, questo farà in modo di far arrivare la sua comunicazione a sempre più persone generando una catena virtuosa.
Cosa fa un social media manager?
Se il social media manager è quella figura interna o esterna all’azienda incaricata di gestire pubblicità e marketing sui social è importante quindi che riesca a fare le valutazioni del caso, entriamo quindi nello specifico su cosa fa un social media manager, così da vedere perché questa figura è indispensabile anche per business locali.
Scelta dei canali e del tono della comunicazione
Ogni social ha il proprio pubblico di riferimento e con esso cambiano non solo le modalità ma anche i contenuti da veicolare. Per un’azienda può essere dispersivo, inutile e anche dannoso essere presente su tutti i social in maniera indiscriminata.
Proprio perché raggiunge segmenti di pubblico diversi con soglie di attenzione diverse, ogni social è costruito intorno a delle regole che portano a uno stile di scrittura peculiare e unico. Da ciò deriva che saper selezionare e stabilire quali sono i social media da attivare e quali invece lasciar perdere è compito di un professionista di questo mestiere.
Infine, dovrà creare un piano di comunicazione efficace che tenga conto di tutti i dettagli relativi all’audience specifica, stabilire quale social media è adatto a una comunicazione aziendale B2B, quale deve veicolare contenuti visivi, veloci e d’impatto e molto altro.
In questo un bravo social media manager è uno stratega dei dati che riesce di volta in volta ad adattare lo stesso messaggio formulandone il contenuto specifico in molteplici maniere per trarre da ogni piattaforma tutti i possibili vantaggi.
L’analisi dei dati e l’identificazione del proprio target
Sebbene sembri essere completamente ignorata dal pubblico la realtà dei canali social è che sono uno degli strumenti di marketing più sofisticati della nuova era digitale ed è proprio per questo che forniscono dati e insight tra i più precisi.
Saper leggere questi dati per trarne indicazioni specifiche sull’ottimizzazione della strategia da utilizzare, sul tono di voce con cui veicolare il messaggio e soprattutto su quali contenuti di qualità devono essere portati all’attenzione del proprio target è una competenza indispensabile per un social media manager.
Riuscire ad analizzare in maniera proficua i dati aiuta quindi a generare interazioni, sviluppa il brand e aiuta a gestire e migliorare la sua reputazione online.
Questo perché permettono di identificare con estrema precisione tutti i dati demografici e di interessi capaci a creare una buyer personas di riferimento quasi perfetta e di rivolgere la propria comunicazione quindi ogni volta a un target specifico.
Analizzare i dati inoltre permette di decidere gli orari e i giorni di maggiore affluenza e interazione in cui postare i contenuti e infine di monitorare KPI fondamentali quali:

- Interazioni.
- Crescita della pagina.
- Crescita di fan e followers.
- Analizzare la copertura organica e non dei post.
Avendo a disposizione questi dati si possono valutare in tempo reale quali soluzioni editoriali stanno funzionando e quali no così da gestire e aggiustare di volta in volta la comunicazione in maniera perfetta per il raggiungimento e il consolidamento di obiettivi ben specifici e durevoli nel tempo.
Definizione di un piano editoriale
Un professionista del settore deve definire una strategia di pubblicazione che sia duratura e continua, per gestire una pagina social non basta postare con regolarità e non basta nemmeno seguire gli insight, bisogna relazionarsi in maniera decisa e perfetta con il brand e sviluppare una comunicazione che tenga conto degli interessi specifici di quel brand per ogni attività.
Capire cosa vuole veicolare l’azienda, sviluppare quindi un piano strutturato che preveda contenuti di valore costanti nel tempo non è un compito semplice ma è davvero importante che sia eseguito con cura.
È bene tener presente che in media un piano editoriale preciso prevede almeno una programmazione annuale mantenendo comunque una determinata flessibilità per integrare eventi e comunicazioni dell’ultimo momento.
Il calendario editoriale non può essere lasciato al caso e un buon professionista del settore deve assolutamente riuscire a gestire le esigenze del social specifico, quelle aziendali e quelle del target di riferimento.
Creazione e gestione delle campagne social
È compito di un social media manager identificare, creare e gestire le campagne social in maniera che riescano a raggiungere il maggior ROI possibile.
Le adv o sponsorizzate sui social sono davvero importanti perché possono essere finemente settate tenendo conto di ogni singolo dato a disposizione dalle piattaforme e dal sito aziendale per raggiungere esattamente un target specifico.
Quello che un social media manager d’esperienza conosce è che in questo caso la generalizzazione è davvero un male.
- Specificare.
- Ridurre.
- Segmentare.
Diventano invece le parole d’ordine; un professionista del settore deve riuscire ad avere qualità e non quantità di utenti perché il suo scopo all’interno delle campagne pubblicitarie è acquisire lead o conversioni.
Ed è per questo che sulla base di target settorializzati ben specifici dovrà:
- creare copy persuasivi che tengano conto anche delle preferenze e delle blacklist dello specifico
- social network.
- Iniziare la campagna sapendo gestire i budget in maniera corretta.
- Fare in modo che nessun target sia in contrasto con quelli di un’altra campagna avviata. Diventa inutile e dispendioso colpire lo stesso target con due campagne poiché riduce il budget per le altre.
- Definire gli obiettivi.
- Analizzare i dati e gestire i test A/B.
In questo modo sarà possibile mettere a frutto tutte le potenzialità date dagli ecosistemi social riuscendo a mantenere, in relazione agli obiettivi da raggiungere, un budget estremamente inferiore rispetto a quasi tutte le altre campagne di comunicazione marketing.

La leadership coordinativa di un social media manager
Sebbene non sia sempre messa in luce a livello di skill da apprendere, la capacità di coordinare interessi, settori e uomini è davvero importante per un professionista del marketing digitale come il social media manager.
Un buon social media manager, infatti, deve avere le competenze necessarie di base per operare qualsiasi operazione in maniera autonoma ma poi si deve saper interfacciare con professionisti del settore come:
- Grafici capaci di creare layout accattivanti per foto, post e ads.
- Videomaker e fotografi. Una foto o un video sui social soprattutto se di un grande brand deve avere professionisti del settore all’opera e deve essere previsto un tempo di post-produzione.
Riuscire a coordinare tutti i settori e a fare in modo che tutto rientri nella programmazione editoriale prevista vuol dire non solo pianificare con largo anticipo ma anche saper mantenere ogni reparto al lavoro con i giusti incentivi e le giuste motivazioni. Identificare come soft skill la leadership di un social media manager non è quindi conveniente per avere risultati di alto livello.
Conclusione
Adesso che hai potuto leggere dati aggiornati sull’importanza dei social e qual è il ruolo di un buon social media manager è giusto che tu faccia le considerazioni del caso e che possa decidere in piena autonomia, se affidarti o no a una professione in rapida ascesa.
I vantaggi di avere questa figura professionalmente al tuo servizio sono tanti: aumenta la consapevolezza del pubblico sul brand e aiuta a far crescere e mantenere salda la sua autorevolezza, permette una presenza costante laddove è necessaria.
Con una gestione professionale dei social si può riuscire ad essere rintracciati da un pubblico interessato e che potenzialmente non sarebbe stato possibile raggiungere altrove.
Infine, un professionista del mestiere permette di contenere le spese per le campagne e al contempo migliora la gestione dei social, coordina vari professionisti e aumenta conversioni e lead.
Tutto gira intorno ai social. la comunicazione passa attraverso i social e il posizionamento del brand dipende sempre più spesso dall’efficacia dei contenuti pubblicati sui social media. Siamo già nel futuro, si aggiungeranno solo la realtà aumentata e la realtà virtuale.
Esatto. Basti vedere Meta e il suo Metaverso. Sono stati piantati i semi delle innovazioni tecnologiche legate ai social media.