Internet oggi vive un’espansione senza precedenti e le parole sono preziose per tantissimi motivi: con la buona scrittura informano gli utenti, danno loro contenuti preziosi su qualsiasi cosa stiano cercando; con la SEO forniscono ai motori di ricerca e ai loro crawler parole chiave importantissime per essere trovati sul web da coloro che effettuano ricerche e infine con un pizzico di strategia persuasiva aiutano brand e aziende a spiegare la loro vision, a mostrare al mondo di internet il meglio di loro.
Sebbene le parole abbiano una corsia preferenziale all’interno dell’ecosistema in cui lavora un content manager esso è davvero esperto di tutte le realtà comunicative.
Per l’importanza strategica che il contenuto ha su tutto il resto del marketing è nato l’aforisma “Content is the King” e anche la figura del content manager colui che si occupa di:
- Elaborare strategie creative.
- Di creare contenuti.
- Di distribuire e di promuovere i contenuti sul web.
- Di pianificare ogni singola mossa comunicativa.
- Di tenere collegati tra di loro i team dei creativi, la dirigenza e i reparti marketing aziendali.
Il content manager si rivela così essere una figura chiave per la crescita di qualsiasi marchio o libero professionista perché è colui che ha in mano l’intera strategia dei contenuti e della comunicazione marketing dell’azienda.
Questi professionisti non solo hanno le capacità tecniche di creare di propria mano ma devono anche saper supervisionare e coordinare il lavoro dei content creator aziendali, scopriamo insieme quali sono le sue abilità performative e quali mansioni è portato a svolgere all’interno di start-up e aziende.
Chi è il Content Manager?
Il content manager è una figura del digital marketing e svolge un ruolo importante per lo sviluppo della comunicazione di un’azienda, della sua intera presenza sul web. Sebbene possa passare in secondo piano rispetto ad altri ruoli il suo profilo è strategicamente tra i più importanti.
Il lavoro di questo specialista ha moltissime facce e racchiude tante specializzazioni. In molti casi, soprattutto nelle piccole realtà, è il principale autore e gestore delle campagne di marketing e della comunicazione.
Un content manager professionista è un creativo che è salito a un livello superiore imparando non solo a sviluppare le proprie idee e i propri contenuti ma anche a utilizzare strumenti e software.
Questo ovviamente non basta per svolgere le funzioni di manager a livello efficace e produttivo serve infatti un’attitudine pratica: bisogna saper indossare i panni e il tone of voice del brand che si rappresenta per svilupparne, in ogni modo possibile, la comunicazione. Il suo compito principale è mantenere viva e attiva l’azienda sul piano creativo, in ogni modo possibile.
Infine, questo professionista del marketing digitale ha le capacità analitiche e organizzative adatte a mantenere in piedi interi gruppi di creatori di contenuti, muovendosi tra progetti differenti.
Non ci si improvvisa content manager, ci si arriva scalando i ruoli poiché il numero di skill e la loro trasversalità richiedono almeno un paio di anni di esperienza e la capacità di lavorare su più piani differenti mantenendo sempre elevata la concentrazione.

Cosa fa il Content Manager?
Dopo aver visto l’importanza che questa figura possiede nell’ambito dello sviluppo e del mantenimento di una comunicazione efficace è bene entrare nello specifico parlando delle mansioni del ruolo così da avere un quadro quanto più approfondito possibile.
- Gestisce i blog aziendali. I blog per l’ecosistema del web sono davvero importanti, servono a posizionare l’azienda, a darle un tono di voce ed è indispensabile per fare in modo che gli utenti riescano a trovarla e sceglierla nel gran caos del web.
- Gestisce la comunicazione social. Le sponsorizzazioni e le pubblicazioni di tutti i giorni devono essere ben studiate, rispondere alle esigenze specifiche dell’azienda uniformandosi ai target di ogni diverso social. In questo campo il suo lavoro funziona come ausilio, supporto e aiuta a direzionare creativamente gli sforzi del social media manager.
- Prevede strategie comunicative differenti a seconda del target. Ogni obiettivo da raggiungere prevede un modo di comunicare differente e solo chi è esperto del mestiere può prevedere gli aggiustamenti necessari a fare in modo che ciò non si noti troppo e che il fil rouge che lega tutta la comunicazione rimanga intatto.
- Stabilisce una linea di fondo indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi. Leadership, abilità diplomatiche e di organizzazione servono a questo ruolo per fare in modo che tutti i canali di comunicazione siano puntati verso obiettivi comuni e che ogni singolo writer o creatore di audio e/o video seguano una linea di fondo indispensabile per il raggiungimento di ogni obiettivo.
- Compie ricerche e analisi. Un content manager è sempre alla ricerca di nuove informazioni, si mantiene informato su quelle che sono le nuove tendenze e compie analisi di mercato volte a indirizzare, raggiungere e servire meglio quello che è la creazione del contenuto a livello del pubblico. L’interpretazione analitica dei dati è una skill davvero fondamentale perché permette sapere di dove, quando e perché i visitatori si fermano sulle pagine di un sito web.
- Crea contenuti. La creazione dei contenuti da parte di un content manager è una skill preliminare, conoscendo ogni singolo media e tenendosi aggiornato sui miglioramenti e sulle nuove piattaforme esistenti un content manager sa creare e sviluppare contenuti di valore per il pubblico di riferimento in base alla piattaforma e alle modalità comunicative, adattandosi ogni volta al raggiungimento di uno specifico obiettivo.
- Pubblica, monitora e tiene aggiornate le comunicazioni. Questo professionista ha diversi compiti, ognuno dei quali davvero importante. Non solo si occupa di pubblicare i contenuti, di gestire ogni singola comunicazione ma monitora i risultati e fa in modo di compiere piccoli aggiustamenti. Inoltre, esistono dei contenuti che generano visite, contatti e lead ma che vanno mantenuti sempre aggiornati per fare in modo che i motori di ricerca li giudichino prevalenti e importanti facendoli comparire nelle reach degli utenti.
- Promuove i contenuti. Creare una comunicazione efficace è del tutto inutile se poi essa non viene ben promossa, questo vuol dire gestire una newsletter efficiente, delle community social ben articolate e molto altro ancora.
Non solo quindi è importante avere un’attitudine ben consolidata alla scrittura poiché un testo ben realizzato attira non solo l’attenzione ma aiuta un brand a connettersi con il pubblico di riferimento ma anche delle conoscenze tecniche sulla base della SEO tecnica, dell’HTML, dei CSS e della gestione dei CMS fanno parte delle competenze privilegiate di un professionista in questo settore. In questo modo potrà lavorare con gli UX designer e con i SEO specialist al fine di creare la miglior esperienza possibile per i navigatori del web.
La parola chiave per questa figura è: ottimizzazione. Tutto deve girare secondo specifiche regole che devono essere quelle della comunicazione persuasiva, delle regole del marketing e delle tecniche specifiche per mettere in rilievo i contenuti.
Nelle comunicazioni aziendali andranno tenuti in conto le ottimizzazioni di immagini, video e testi per il web, mentre per i social un content manager che voglia essere efficiente deve non solo conoscere il target profilato ma anche le tecniche giuste per fare in modo che quella piattaforma specifica metta in visione i suoi post e le sue campagne.
3 skill indispensabili per i content manager
Un content manager, nel corso della sua carriera ha imparato che i contenuti sono indispensabili e che produrre incessantemente nuovi prodotti comunicativi non basta, è indispensabile ovviamente, ma non basta.

I contenuti già generati per mantenere la loro posizione nel ranking delle ricerche web non devono solo essere ben scritti secondo le regole SEO ma hanno bisogno di essere aggiornati frequentemente e soprattutto è indispensabile saper riutilizzare un contenuto persuasivo e con ottime metriche testando nuovi formati, nuove piattaforme. Il content manager cerca, infatti, sempre modi nuovi per raggiungere il pubblico aziendale.
Passando a visionare nello specifico una seconda skill davvero fondamentale possiamo vedere come la pianificazione sia essenziale: pensare a un piano editoriale per ogni strategia comunicativa, incrociarlo con quello di ogni singola piattaforma e puntare dritti a un obiettivo comune è il modo migliore per primeggiare e solo un content manager che sappia pianificare con largo anticipo, mantenendosi pronto a cogliere comunque le opportunità in maniera elastica può portare al successo.
In ultima analisi poi vi è una skill che davvero caratterizza il content manager: la capacità di relazionarsi comunicativamente con tutti i reparti dell’azienda. La visione d’insieme di un professionista di questo calibro deve mettere insieme i bisogni dei vari team che generano contenuti, le informazioni provenienti dalle posizioni di leadership aziendale che vorranno avere determinati obiettivi e i consigli pratici provenienti dai reparti vendita e marketing che avranno un’idea più chiara e soprattutto pratica di come raggiungere determinati target performativi.
Conclusione
Adesso che hai ben chiara l’importanza che un content manager riveste all’interno del digital marketing cosa hai intenzione di fare? Che tu abbia una piccola start-up o una consolidata azienda questa figura professionale può aiutarti a mantenere una strategia di comunicazione coesa e soprattutto efficiente.
Un gestore di contenuti opera su vari livelli e si muove in un settore in continua evoluzione mantenendosi in bilico su vari ruoli, ognuno dei quali indispensabile per la riuscita di una connessione speciale tra utenti e il brand o il professionista per il quale opera.
Vorresti implementare questa figura? Se corrisponde alle tue esigenze comunicative e vuoi dare un’accelerata davvero importante al tuo business dovresti pensare a creare un posto in azienda per questo professionista.
Oramai tutti creano contenuti. Ci sono anche troppi contenuti sul web e pochi di buona qualità. Non c’è una logica, a volte, perchè si cerca il virale immediato senza pianificazione e metodo. I veri content creators fanno questo.
C’è un mondo di contenuti di ottima qualità che, spesso, non diventa virale. Purtroppo l’intrattenimento di bassa cultura ha il sopravvento su tutto.